Hai dolore all’anca?
Potrebbe essere artrosi. In questo articolo, esamineremo in dettaglio l’artrosi dell’anca, una condizione comune che colpisce principalmente le persone di età superiore ai 65 anni. Scopriremo cos’è l’artrosi dell’anca, quali sono i sintomi associati a questa patologia e come la fisioterapia può essere un valido aiuto per coloro che ne soffrono.
Cenni di anatomia dell’anca
Per comprendere meglio l’artrosi dell’anca, è essenziale avere una conoscenza di base dell’anatomia di questa articolazione. L’anca, nota anche come articolazione coxo-femorale, collega l’arto inferiore al bacino ed è costituita da due componenti principali:
1. L’estremità prossimale del femore, chiamata anche “testa femorale.”
2. L’acetabolo, conosciuto anche come “cotile,” è una formazione ossea semisferica costituita dalla fusione delle tre ossa del bacino (ischio, ileo e pube). È circondato da un labbro cartilagineo che amplia la cavità per accogliere meglio la testa del femore.
L’articolazione è protetta da una capsula resistente, mentre il suo complesso legamentoso è formato da quattro legamenti: ileofemorale, pubofemorale, ischiofemorale e il legamento rotondo.
I muscoli dell’anca sono numerosi e possono essere suddivisi in due gruppi principali: quelli della fossa iliaca, come il piccolo psoas e l’ileo psoas, e quelli della regione glutea, tra cui il grande, il medio e il piccolo gluteo, il piriforme, l’otturatore interno, i due gemelli e il quadrato del femore.
Cos’è l’artrosi dell’anca?
L’artrosi è una patologia degenerativa che coinvolge il progressivo danneggiamento della cartilagine articolare. Con l’erosione della cartilagine, le superfici ossee delle articolazioni entrano in contatto diretto, causando attrito. In risposta a questo sfregamento, l’organismo reagisce producendo osteofiti, crescite ossee anomale nelle superfici articolari. Gli osteofiti possono limitare notevolmente la mobilità articolare.
L’artrosi dell’anca è nota anche come coxartrosi e colpisce comunemente l’articolazione dell’anca, così come il ginocchio. Questo potrebbe essere dovuto alla costante sollecitazione di queste articolazioni, che supportano il peso del nostro corpo. La coxartrosi può essere classificata in due forme principali:
1. Artrosi primaria: Questa forma, chiamata anche idiopatica, si sviluppa prevalentemente dopo i 60 anni di età ed è più comune nelle donne.
2. Artrosi secondaria: Questa forma è favorita da traumi o patologie preesistenti come la displasia dell’anca, che possono predisporre all’insorgere della coxartrosi.
Sintomi dell’artrosi dell’anca
I sintomi dell’artrosi dell’anca possono variare da persona a persona, ma generalmente includono:
– Dolore: Il dolore è il sintomo principale e si verifica inizialmente sotto sforzo, migliorando a riposo. Può peggiorare durante i movimenti di abduzione e rotazione della testa femorale. Solitamente, il dolore è localizzato nell’area inguinale, ma può irradiarsi verso altre zone, come la parte posteriore, anteriore-mediale e laterale dell’anca.
– Rigidità mattutina: La rigidità dura circa 15 minuti al risveglio ma tende ad aumentare in durata con il progredire della malattia, rendendo difficile compiere movimenti dell’anca.
– Alterazioni nella postura: Si possono osservare lievi abduzione e rotazione esterna dell’arto inferiore.
– Dolore alla palpazione: Il dolore può essere avvertito alla palpazione dell’area vicino alla testa femorale e nella zona pubica.
– Limitazione dei movimenti: Soprattutto l’abduzione, la flessione e la rotazione interna dell’anca sono limitate.
Il decorso dell’artrosi dell’anca
Il decorso della coxartrosi è lento e può essere suddiviso in tre fasi:
1. Fase asintomatica: In questa fase, il danno cartilagineo è agli inizi e i sintomi non sono ancora evidenti.
2. Fase sintomatica iniziale: Il dolore non è costante e può variare in intensità. Non è sempre associato a una posizione o a un movimento specifico.
3. Fase sintomatica avanzata: In questa fase, i sintomi diventano più evidenti, inclusi il dolore, la rigidità e la limitazione dei movimenti. La fisioterapia può essere utile nelle prime fasi, ma nei casi più gravi, potrebbe essere necessario un intervento chirurgico per sostituire la superficie ossea danneggiata con impianti artificiali.
Diagnosi dell’artrosi dell’anca
La diagnosi di coxartrosi avviene attraverso una visita ortopedica e l’analisi dei risultati di esami radiologici, come una radiografia, che permette di valutare il grado di degenerazione articolare.
Trattamento fisioterapico per l’artrosi dell’anca
Il trattamento fisioterapico per l’artrosi dell’anca non è risolutivo ma può contribuire significativamente a alleviare i sintomi e migliorare la funzionalità articolare. Questo trattamento comprende diverse modalità:
1. Terapia manuale: Questa tecnica mira a migliorare la mobilità articolare. La trazione, nota anche come “poumpage,” è particolarmente efficace nel ridurre la rigidità capsulare associata alla coxartrosi. Altre tecniche includono la mobilizzazione con la fascia Mulligan e il massaggio sforante.
2. Mezzi fisici: La fisioterapia può utilizzare dispositivi come l’ipertermia, la tecarterapia, la laserterapia, l’ultrasuonoterapia e correnti antalgiche per stimolare la biologia dei tessuti, ridurre il dolore e controllare l’infiammazione.
3. Esercizi terapeutici: Gli esercizi terapeutici mirano a ripristinare l’equilibrio della forza muscolare nell’area dell’anca, migliorare il controllo motorio, l’equilibrio e la propriocezione. Molti esercizi si concentrano sul rafforzamento del muscolo medio gluteo, spesso debole in pazienti con coxartrosi. In alcuni casi, è necessario allenare anche il tronco per mantenere una postura corretta.
Un corretto stile di vita, che include il mantenimento di un peso appropriato e l’adozione di un regime di attività fisica regolare, rappresenta un elemento cruciale nella gestione dell’artrosi dell’anca e nel successo del trattamento fisioterapico. In caso di sintomi di coxartrosi, è fondamentale consultare un medico o un fisioterapista esperto per una diagnosi accurata e un piano di trattamento adeguato.
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